T- Ear training

Teoria musicale e formazione auditiva. Lettura cantata, intonazione e ritmica.
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Lezione Collettiva
Esame

Programma di Studio

    Il corso di Ear training sviluppa le abilità auditivo-musicali attraverso l’apprendimento e il riconoscimento all’ascolto di elementi e strutture del linguaggio musicale; fornisce gli strumenti e i metodi essenziali per l’esercizio dell’analisi auditiva e della trascrizione musicale.
    Il programma del corso è modulato in base ai livelli di partenza delle abilità auditive possedute dagli studenti.
    Esso prevede l’acquisizione degli elementi costitutivi più importanti del linguaggio musicale e, in particolare, il riconoscimento di strutture e abitudini melodiche tipiche del sistema tonale, colte nel contesto funzionale armonico complessivo del discorso musicale.
    I percorsi di analisi all’ascolto volgono inoltre alla comprensione del ruolo strutturale delle articolazioni cadenzali, delle progressioni melo-armoniche, della modulazione di tonalità e degli altri indici di articolazione strutturale nella definizione della sintassi e della forma musicale.
    L’analisi auditiva è applicata a brani appartenenti a generi, forme e organici differenti del repertorio strumentale e/o vocale, al fine di ricavarne le fondamentali informazioni in merito all’organizzazione della sintassi melo-armonica e dell’articolazione formale.
    È inoltre prevista la trascrizione di segmenti significativi emersi dall’indagine analitica, con particolare riferimento a strutture tematiche e a linee di basso.
    Questa attività è affiancata da opportuni esercizi atti a sviluppare l’orecchio armonico, anche attraverso la pratica del dettato polifonico fino a tre voci. L’analisi auditiva dei brani musicali è rivolta anche alla rilevazione di aspetti inerenti l’interpretazione musicale attraverso la comparazione di passi messi a confronto, realizzati da uno stesso interprete, o da interpreti diversi.


    Modalità di svolgimento dell’esame

    Analisi all’ascolto di un brano tratto dal repertorio classico, volta al riconoscimento di strutture ritmiche, melo-armoniche, timbrico-testurali e formali, con particolare riferimento agli aspetti processuali e direzionali del discorso musicale (ad es. variazione dell’attività ritmica, dell’ordito, dell’energia direzionale espressa dalle componenti del linguaggio musicale, ecc.).
    Il lavoro analitico prevede anche la trascrizione di segmenti significativi del brano, anche di più parti simultanee.
    Il brano scelto dalla commissione può avere un organico fra quelli più in uso nella prassi della musica classica, ad esempio: corale, sinfonico-corale, trio, quartetto, quintetto ecc.
    L’analisi comprende anche la rilevazione di aspetti inerenti l’interpretazione musicale attraverso la comparazione di passi messi a confronto, realizzati da uno stesso interprete, o da interpreti diversi

    È possibile valutare lavori svolti durante il corso.

    Bibliografia

    Testi, dispense e materiali didattici indicati dal docente.
    Testi consigliati:
    L. Azzaroni, Canone infinito. Lineamenti di teoria della musica, Bologna, Clueb, 1997;
    Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti [DEUMM], diretto da Alberto Basso, Il Lessico, Torino, UTET, 1983, voce: “Ritmo e tempo”;
    S. Melis – G. Pagannone, Il filo e l’ordito: dall’ascolto alla teoria musicale e ritorno, in AA. VV., La Musica tra conoscere e fare, a cura di G. La Face Bianconi e A. Scalfaro, Milano, Franco Angeli, 2011, pp. 89-106;
    C. Caforio-B. Passannanti, L’alfabeto dell’ascolto, Roma, Carocci editore, 2006;
    W. Rudzinski, Il ritmo Musicale. Teoria e Storia, Lucca, Libreria Musicale Italiana Editrice, 1993.
    La bibliografia potrà essere aggiornata a seguito di nuove valutazioni.